Picnic Posters Herman Miller, per raccontare i momenti conviviali
Dal 1970 al 1989, il picnic annuale organizzato da Herman Miller venne rappresentato con spirito pop dal designer Steve Frykholm, dando vita a una celebre serie di poster.
Da qualche anno, poster e stampe sono tornati ad essere protagonisti negli ambienti domestici, mentre negli spazi di lavoro hanno iniziato a diffondersi sempre più come oggetto decorativo e veicolo di valori e immagine aziendali.
Dalle repliche di celebri opere d’arte e manifesti storici fino a soggetti originali realizzati da illustratori e designer, le stampe e i poster permettono di arredare gli ambienti in modo personale, offrendo una grande versatilità stilistica rispetto agli ambienti in cui vengono inseriti.
Tra i poster più sorprendenti e iconici, c’è la serie Picnic Posters realizzata da Steve Frykholm per Herman Miller, presenti nelle collezioni permanenti di musei di arte contemporanea come il MoMA a New York, San Francisco Museum of Modern Art, Smithsonian’s Cooper Hewitt Design Museum.
L’aggregazione aziendale raccontata da Herman Miller
Steve Frykholm è stato assunto da Herman Miller nel 1970 come graphic designer interno.
Il suo primo incarico è stato realizzare un poster promozionale per il picnic annuale organizzato per i dipendenti.
Da allora, e fino al 1989, Frykholm ha realizzato ogni anno un poster che rappresentasse l’evento aziendale, voluto fin dal 1940 da D.J. De Pree per rafforzare i rapporti tra tutti i dipendenti Herman Miller.
La forza evocativa dei Picnic Posters, che li ha resi così celebri e amati, sta nella scelta di rappresentare cibi e situazioni da picnic tipicamente statunitensi, con inquadrature macro e uno stile grafico dinamico e divertente.
Ogni poster riesce a incarnare la convivialità e l’entusiasmo dell’evento, con lo stile umano e giocoso di Herman Miller.
“Our work should be filled with that special spirit that belongs to Herman Miller: energetic, vital, human, passionate, and compassionate.
The Herman Miller Design System
Our spirit includes a sense of the playful, a sense of humor, and hospitality.”
I Picnic Posters originali vennero realizzati in stampa serigrafica, tecnica che Frykholm aveva studiato con lo scopo di insegnarla in una scuola femminile in Nigeria, mentre era nelle forze di pace.
Grazie all’uso di stencil, colori saturi e — nel caso dell’insalata sette strati — di uno schema realizzato ponendo gli ingredienti reali su una fotocopiatrice, ogni anno Frykholm riusciva a sorprendere tutti i partecipanti al picnic aziendale.
Grazie all’uomo dei poster, una bocca che addenta la tradizionale spiga di mais, la limonata, il barbecue o una fetta d’anguria sono ingigantiti e colorati fino quasi a diventare pattern, pur conservando riconoscibilità e un senso di familiarità.
Portati all’estremo delle dimensioni e del colore, i soggetti rappresentati perdono il loro significato primario e si trasformano in elementi decorativi adatti ad ambienti di ogni tipo, dal living allo spazio di lavoro.
I Picnic Posters sono diventati parte integrante anche dei nostri spazi di lavoro, in particolare dell’area networking Herman Miller.
Il valore dei momenti conviviali
La consapevolezza e la valorizzazione del fattore umano sono tra le caratteristiche principali di Herman Miller, sia per quanto riguarda il processo di progettazione che il rapporto con i dipendenti.
Sull’esempio di Herman Miller, le aziende contemporanee devono inevitabilmente tener conto dell’importanza delle risorse umane e del rapporto tra proprietà e dipendenti.
Tra le iniziative volte a promuovere il benessere dei collaboratori, c’è sicuramente l’organizzazione di eventi e occasioni conviviali: che si tratti di una cena, un weekend o una giornata a tema, l’interazione informale contribuisce ad allentare le tensioni e a rafforzare le relazioni interpersonali.
Creare un’occasione legata semplicemente allo svago o alla formazione, è uno strumento efficace per dimostrare interesse e supporto ai propri dipendenti, e che contribuisce a creare attaccamento e coesione.