UniFor presenta ARCHIVIOUNIFOR: Aldo Rossi e l’osservazione delle cose quotidiane
UniFor ripercorre il suo legame con l’architettura, attraverso un progetto di riedizione di design storici. La prima collezione è dedicata ad Aldo Rossi, presentata durante il Supersalone 2021.
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Il legame tra Aldo Rossi e UniFor è una storia segnata dall’osservazione delle cose e dal loro ricordo, così come da un forte rapporto personale iniziato negli anni ’80. La visione di arredi come architetture di Aldo Rossi ha incarnato perfettamente la cultura del progetto di UniFor, che mette il progettista al centro della produzione, per rendere semplice e vivibile la complessità dei luoghi di lavoro.
Proprio da Aldo Rossi parte la nuova collezione ARCHIVIOUNIFOR, una selezione di arredi storici e senza tempo progettati da grandi architetti per UniFor.
Le riedizioni di Aldo Rossi per UniFor sono state presentate in occasione del Supersalone 2021, attraverso un’installazione espositiva nello spazio UniFor di Milano. Uno spazio che ha colpito soprattutto per la sua capacità di raccontare una storia. Il visitatore non viene trattato come tale, non assiste in modo passivo a un’esposizione, ma entra nel momento ispirativo, lo attraversa e assorbe l’essenza del brand.
Viaggio nella mente di Aldo Rossi, nell’installazione di Ron Gilad
Lo spazio UniFor si trasforma in una città surrealista immaginata da De Chirico, grazie a Ron Gilad, autore dell’installazione: una piazza urbana che gioca con le percezioni spaziali dei visitatori.
Gli arredi progettati da Aldo Rossi diventano elementi della piazza: la libreria Cartesio crea l’illusione di un grattacielo, le sedie Museo in dimensioni ridotte diventano panchine. Il tavolo Consiglio è la base della fontana che sfocia in una grande vasca d’acqua che riflette l’ambiente circostante, creando uno spazio in cui le proporzioni giocano tra loro e si mescolano.
Nell’installazione sono presenti anche opere architettoniche di Aldo Rossi, come il monumento ai partigiani di Segrate e il cimitero di San Cataldo a Modena, trasformato in una scultura luminosa. Arredo e architettura si fondono e si confondono, in un viaggio nell’immaginazione dell’architetto, nella sua “psico-architettura”.
Ph. Delfino Sisto Legnani e Alessandro Saletta, DSL Studio
Quattro arredi iconici per ripercorrere il rapporto tra UniFor e Aldo Rossi
Negli arredi progettati da Aldo Rossi emergono soluzioni architettoniche portate nell’arredo ufficio, come una trasposizione in scala ridotta di luoghi ed edifici. La sua produzione si basa sull’osservazione delle cose del quotidiano e sul loro ricordo, sulla comprensione del loro senso rispetto alla storia e rispetto a noi.
“Forse l’osservazione delle cose è stata la mia più importante educazione formale; poi l’osservazione si è tramutata in una memoria di queste cose.”
Aldo Rossi
La poltrona Parigi
La poltroncina Parigi è stata progettata nel 1989 per creare un arredo che potesse essere adatto sia alla casa che all’ufficio, precorrendo l’idea contemporanea di spazi di vita e lavoro ibridi e multifunzionali. Lo schienale e la seduta sono di forma rettangolare, realizzati in poliuretano rosso stampato, con all’interno gomme a diverse intensità. A rompere la rigidità delle forme, una curva dinamica che disegna braccioli e piedi, in alluminio calandrato con finish nero opaco.
Il tavolo Consiglio
Il progetto è nato nei primi anni ’90 per lo studio milanese di Aldo Rossi, come emblema del suo modo di immaginare l’architettura e il design. Il tavolo Consiglio è realizzato esclusivamente in ciliegio, con forme essenziali e dall’aspetto monumentale. Le gambe sono a sezione quadrata con spigoli smussati, il piano ha un alto bordo.
La libreria Cartesio
Progettata nel 1994 per il Bonnefanten Musem di Maastricht, la libreria Cartesio è ispirata alle facciate degli edifici progettati da Aldo Rossi, caratterizzati da struttura regolare e finestre quadrate, come ad esempio il Broletto di Perugia e Casa Aurora a Torino. Si tratta di un arredo componibile, grazie alle scatole cubiche in lamiera verniciata. Gli interni dei cubi possono essere rivestiti nei colori Rosso Cina o Azzurro Madonnina.
La sedia Museo
Come Cartesio, la sedia Museo è stata progettata per il Bonnefanten Museum, in particolare per la caffetteria. Nata per regalare momenti di pausa durante la visita del museo, la sedia è realizzata in ciliegio americano, con gli elementi di rinforzo triangolari e le traverse evidenziati dal colore giallo.