La progettazione ufficio a partire dalle esigenze e dai comportamenti delle persone
Progettare uffici e spazi di lavoro è un processo sempre più incentrato sull’organizzazione di ambienti al servizio del benessere e delle esigenze delle persone.
L’evoluzione dell’office design
Nello spazio di pochi decenni, l’office design si è notevolmente evoluto, passando da una progettazione incentrata sulla mansione del dipendente alla creazione di spazi multifunzione, in cui muoversi in base ai diversi momenti legati alle proprie mansioni. Negli ultimi anni, poi, è cresciuta l’attenzione verso il benessere dei lavoratori, perché è stato dimostrato che un ambiente di lavoro accogliente e stimolante è un potente motore per la produttività.
Negli anni ’50, l’obiettivo era progettare spazi completamente autonomi per migliorare la produttività, in cui ogni dipendente disponeva di una postazione attrezzata con tutti gli strumenti per completare le sue mansioni quotidiane. Si trattava principalmente di open space con luce artificiale e aria condizionata.
Con l’arrivo degli anni ’80, cambia la filosofia del lavoro, incentrato sull’ottimizzazione degli spazi e della produttività. Gli elementi divisori e il cambiamento delle modalità di collaborazione dello staff — generato dall’uso dei computer — trasformano gli uffici in spazi suddivisi in aree di lavoro con elementi salvaspazio come scrivanie con cassettiera, librerie e strumenti come fotocopiatrici e distributori automatici.
Con le nuove forme di collaborazione offerte dalla tecnologia, negli anni ’90 torna in voga l’open space che, tuttavia, porta con sé molti dubbi legati alla privacy dei singoli lavoratori.
La rivoluzione dell’ufficio ibrido
Con il nuovo millennio, la tecnologia diventa protagonista degli spazi di lavoro, contribuendo alla trasformazione degli uffici in spazi di collaborazione dinamici e flessibili. La possibilità di svolgere i propri compiti da qualsiasi postazione, ha fatto sì che gli ambienti di lavoro si plasmassero non più intorno alla funzione, ma intorno alla persona. Ogni lavoratore diventa il fulcro di spazi di lavoro che si ridefiniscono con il suo arrivo, anche grazie ad arredi versatili e trasformabili. Gli ambienti si aprono a visitatori e collaboratori occasionali, trasformandosi in spazi di co-working.
La possibilità di lavorare da remoto, poi, ha reso ancora più fluidi gli ambienti lavorativi, che diventano “diffusi” e ibridi. La postazione di lavoro si fa funzione, più che luogo vero e proprio.
Progettare a partire dalle esigenze e dal benessere
Lo spazio di lavoro, dunque, è al servizio della persona che lo utilizza. Ne è un esempio la filosofia di progettazione Living Office lanciata da Herman Miller, così come il Club Office di Vitra. Aree “tematiche” progettate intorno ai diversi momenti lavorativi e arredate con elementi:
- ergonomici, per favorire il benessere della persona e migliorare la produttività;
- dal design curato, per arredare gli spazi e renderli stimolanti;
- funzionali, capaci di adattarsi e rinnovarsi per seguire le esigenze in mutamento dell’ufficio contemporaneo.
Nelle prossime settimane, affronteremo insieme i diversi passaggi della progettazione ufficio secondo Della Chiara: spazi modellati intorno alla persona, alle sue esigenze e alle caratteristiche degli ambienti a disposizione.